Mercoledì 14 febbraio riparte il Cineforum Garbatella
Nel variegato mare del cinema di genere, mai quanto nell’horror la figura dell’attore-feticcio è cosi radicata nell’immaginario collettivo; artisti e artiste spesso di prim’ordine che per qualche misteriosa
ragione di film in film tornano a incarnare mostri, scienziati pazzi, morti viventi, cacciatori di vampiri e tutto il repertorio macabro che negli ultimi cent’anni il cinema ha partorito. Bela Lugosi, Barbara Steele, Boris Karloff, Christopher Lee, Peter Cushing sono nomi che subito fanno pensare a atmosfere malsane, creature nascoste nell’ombra, misteriosi esperimenti, castelli in rovina, personaggi solitari vittime di atroci e inspiegabili destini. Il più emblematico tra questi interpreti straordinari è forse Vicent Price (1911-1993), attore inglese di impeccabile formazione teatrale, che nella sua carriera cinematografica non ha mai interpretato grandi ruoli da giovane, mentre nella maturità grazie anche a registi di culto come Roger Corman ha trovato ruoli da assoluto mattatore (basti pensare al ciclo di film tratti da Edgar Allan Poe negli anni sessanta) proprio nel cinema horror e fantastico.
La sua recitazione “di genere” spesso smaccatamente gigionesca, iperbolicamente autoironica eppure sempre tecnicamente superlativa, ma anche all’occorrenza crepuscolare e carica di sfumature tragiche, rendono i suoi personaggi indimenticabili e modello insuperato per generazioni di attori successivi.
Per rendere omaggio a Vincent Price presentiamo un ciclo di tre film che oltre a essere capolavori di inventiva e di humor nero tipicamente british hanno il pregio di mostrarlo al culmine della carriera, in totale libertà interpretativa, dove la sua recitazione raggiunge vertici ineguagliabili al tempo stesso di sublime e di kitsch sfrenato.
L’ ABOMINEVOLE DOTTOR PHIBES (Robert Fuest, 1971) narra le ingegnose e macabre vendette messe in opera dal genialmente folle dottor Anton Phibes nei confronti dei medici che, a suo dire, hanno provocato la morte dell’adorata moglie. Per porre in atto il suo piano si ispirerà alle famose piaghe d’Egitto della Bibbia.
FRUSTRAZIONE (Robert Fuest, 1972) è il seguito del film precedente. Il dottor Phibes si reca in Egitto in cerca dell’elisir di lunga vita, per cercare di resuscitare l’amata moglie, ma non è il solo a caccia della magica pozione… Ancora più sfrenato e surreale del primo, è una vera e propria girandola di morti sempre più assurde e barocche architettate dal nostro eroe.
OSCAR INSANGUINATO (Douglas Hickox, 1973) è una sorta di spin-off o seguito apocrifo degli altri due film. Il protagonista è un grande attore teatrale (o almeno si crede tale…) che vistosi negare per l’ennesima volta il premio di attore dell’anno, si vendicherà con sistemi a dir poco originali nei confronti dei critici, ispirandosi per eliminarli alle tragedie di Shakespeare. Ad aiutarlo una strampalata comunità di barboni, straccioni, pazzi, diseredati, pubblico ideale per la messa in scena delle sue spettacolari esecuzioni. Forse la più grande interpretazione di Price, del tutto a suo agio nei panni dell’istrione folle, che alterna declamazioni di passi di Shakespeare a raffinate e ineffabili atrocità.
Inutile dire che potremmo far risalire a questi film l’idea delle fantasiose e sempre più inverosimili morti seriali alla base di opere come Final destination o Saw l’enigmista, fino a recenti serie tv come
Squid game.
14 febbraio – L’ Abominevole dottor Phibes – 1971
21 febbraio- Frustrazione – 1972
28 febbraio – Oscar insanguinato – 1973
Come sempre ci vedremo mercoledì alle ore 19:00, in via Vettor Fausto 3
(entrare dal portone e scendere le scale)
Gruppo Anarchico Bakunin – F.A.I. ROMA e LAZIO